, Napoli, domenica 31 maggio 2009, ore 15.00

di questa partita credo sia utile commentare solo la contestazione, che trovo assolutamente esagerata nei modi, nelle forme e nei tempi.
la dittatoriale decisione di far uscire tutti dalla curva è una cosa che non sopporto!
l'astio con il quale viene sistematicamente contestato marino nasconde secondo me altre motivazioni che vanno oltre l'aspetto tecnico e sportivo; è fin troppo evidente che gli ultras lo contestano per altre motivazioni.
in una settimana in cui sono stati fatti due colpi di mercato, in una settimana in cui la società ha giustamente iniziato un braccio di ferro per trattenere il pocho, forse la società non meritava tutto questo.
concludo con una nota di demerito scaramantica per gli strisioni che dicevano: "il pocho non si tocca"
chi lo ha scritto ha la memoria corta; nell'anno di lippi, con le voci che volevano il napoli saccheggiato dalle grandi, ricordo le partite con la juve, in cui ci fu dato in curva B il cartellone che diceva: "ferrara non si tocca". la stessa cosa successe con il milan, e la stessa frase valeva per cannavaro.
poi sappiamo tutti come andò a finire, solo che cannavaro andò al parma e non al milan

angelo è assurdo che per una decisione presa da pochi nullafacenti, tutta una curva debba uscire e non vedere la partita!!!
per me questa è solo follia

gli ultras sono liberi di fare quello che vogliono, nei limiti della legalità e della civiltà verso chi va allo stadio per vedere la partita.
devono capire che sono solo dei tifosi comuni, e non la voce di tutti i tifosi, che hanno le proprie idee e vogliono essere liberi di esprimerle come meglio credono. è assurdo costringere le famiglie ad abbandonare la curva!

angelo, se la curva si è svuotata, trovo assurdo che tutti, dico tutti, volevano andare via; mi sembra ovvio che qualcuno sia stato "gentilmente costretto" ad uscire.
sul discorso degli ultras ci tengo a dire che sono loro che seguono il napoli, per una loro volontà; ma nessuno ha chiesto di farlo, e quindi nessuno li ha eletti come rappresentanti, come voci dei del tifo.
le loro manifestazioni, le loro proteste, le loro trovate, sono troppo spesso dettate da motivazioni strane; e sono quasi sempre non condivise dal resto dei tifosi, che ha gli stessi diritti