CITAZIONE (iluvatar. @ 10/2/2009, 13:48)
REJA: "SONO IL COLPEVOLE NUMERO UNO DI QUESTA SITUAZIONE. COL BOLOGNA TORNEREMO AL 3-5-2"
"Sono io il colpevole numero uno di questa situazione negativa che sta investendo il Napoli. Mi sono fatto trascinare anch'io dall'euforia dell'ambiente quando si parlava di Champions, senza concentrarmi sui campanelli d'allarme che già stavano suonando. In questa settimana dovremmo ritrovare l'umiltà e ricominciare a remare tutti dalla stessa parte. In questi giorni sosterrò dei colloqui individuali con ciascuno dei calciatori, voglio che ognuno di loro mi dica in faccia che momento sta attraversando e cosa ne pensa.I calciatori devono seguirmi e mi devono rispetto. Ho 50 anni di calcio alle spalle e posso dare ancora molto a loro. La squadra in questo momento ha bisogno di certezze, per questo col Bologna torneremo al 3-5-2. In ogni caso ci tengo a precisare che sono l'unico e solo responsabile delle scelte tecniche. Nessuno mi ha imposto il cambio di modulo o altro. Non temo le voci che danno altri allenatori sulla mia panchina, non è la prima volta e non sarà neanche l'ultima. Io dal canto mio cercherò di tenermi stretto la panchina del Napoli il più a lungo possibile. Ci bastano due vittorie per rilanciarci e sono convinto che lo faremo". Questo il Reja-pensiero espresso in conferenza stampa poco fa.
Due mesi di non calcio per assumesi la paternità della crisi. Una partita persa in trasferta col modulo nuovo )tra l'altro interpretatato con molti giocatori fuori ruolo) per tornare al modulo che di trasfert ce ne ha fatte perdere 6 in una maniera disastrosa.
Ero certo del ritorno al passato e mi convinco sempre più che Rej abia cambiato modulo con giocatori non giusto per dimostrare a tutti che il cambio era lesivo.
Non ho parole, davvero-
Vorrei gridare al miracolo (come fa Troisi in "Ricomincio da tre") leggendo che il vecchio abbia ammesso finalmente le sue colpe, ma come S. Tommaso se non vedo una dichiarazione video stenterò sempre a crederci.
Ho sottolineato però anche una frase di queste dichiarazioni perchè mi sembra molto importante. Il vecchio, infatti, ha avuto la necessità di ribadire un concetto che dovrebbe essere scontato: lui è l'allenatore, quindi, è logico che i giocatori lo seguono e gli devono rispetto. Ma evidentemente non è così. Più volte ho osservato scene riprese a bordo campo di un Reja che si sgolava per dare direttive e riprendeva spesso alcuni giocatori. E più volte si è visto in campo una certa confusione tra i nostri undici. Ed ora lui dichiara che i ragazzi devono seguirlo. Se pper già qualcuno aveva sottolineato una certa confusione tattica della squadra, queste dichiarazioni sembrano esserne la conferma. E' come se l'indole dei nostri ragazzi, il loro istinto, li portasse a giocare secondo le loro caratteristiche come dovrebbe essere normalmente. Non riescono cioè ad assimilare le indicazioni del tecnico. Questo accade soprattutto perchè si tratta di giocatori giovani che, nella loro breve carriera, hanno giocato sempre nello stesso modo e adesso si sentono come snaturati. E questo non va bene. Un bravo tecnico dovrebbe sviluppare il gioco (tatticamente e nel modulo) in modo da sfruttare al meglio le caratteristiche di ogni singolo giocatore. Ma evidentemente in questo momento Reja fa molta fatica a leggere le caratteristiche dei suoi uomini e a metterli in campo nel modo giusto. Giusto per lui. Perchè, secondo me, il problema risiede nel fatto che lui vorrebbe una squadra più coperta, mentre le caratteristiche dei sui giocatori sono più offensive. E si sà non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Le cose sono andate bene all'inizio non solo per la condizione fisica, ma perchè a me è sembrato che i giocatori fossero meno condizionati dal tecnico e fossero più liberi di giocare come sapevano (vedi per esempio Maggio che, libero da ordini di copertura, in casa ha sempre dato il massimo). Quando, invece, il vecchio ha accarezzato la possibilità di raggiungere un posto in Champions ha iniziato a frenare e a snaturale alcuni giocatori sia in casa e ancor di più in trasferta. Da lì è iniziato il calvario della squadra che non ci ha capito più niente. Ed ora che stiamo perdendo anche la zona EUFA c'è il pericolo che la cosa potrebbe degenerare sempre di più. Spero vivamente che il tecnico parli con sincerità ai giocatori abbandonando il suo orgoglio e capendo le esigenze dei giocatori. Spero cioè di rivedere in campo la squadra di inizio stagione con giocatori non più contratti e confusi, ma liberi di giocare come sanno. Anche se si dovesse perdere (come è accaduto ad inizio di campionato) almeno, come tifoso, mi sentirei soddisfatto, perchè li avrò visti giocare bene.
P.S. la stessa prestazione contro la Juve mi dà da pensare in questo senso. Le buone prestazioni di Hamsik, Gargano e compagni a detta di molti anche in questo forum erano dovute proprio al atto che giocavano nei propri ruoli facendo quello che sapevano fare. Perchè non continuare su questa strada anche in futuro?