| Occhio al Lecce, squadra che non molla mai
Il Lecce di Mario Beretta sta attraversando un ottimo momento di forma. Lo testimonia il pareggio conquistato nell’ultima trasferta, a Catania. I numeri dicono però che i salentini fuori casa non sono proprio impeccabili. Su sette incontri disputati lontano dal "Via del Mare" hanno raccolto solo 3 punti, contro i 10 ottenuti in casa, e hanno subito 11 reti , mentre tra le mura amiche la porta di Benussi è stata violata 10 volte (3 volte solo con la Roma, 2 nell’ultima partita con la Juve).
Anche per quanto riguarda i gol fatti è netta la differenza tra partite in casa ed in trasferta, dove, nelle prime, le reti all’attivo sono 10, mentre nelle seconde solo 4. Numeri, insomma, che sembrerebbero favorire il Napoli ma la partita col Cagliari insegna che non ci sono avversari facili nemmeno al San Paolo. Anzi, proprio l’undici di Beretta è squadra che non molla mai...
Ne sa qualcosa il Milan, raggiunto al 92° dal colpo di testa di Esposito, la Juve che è riuscita ad espugnare il "Via del Mare" solo a 90° inoltrato, e il già citato Catania beffato nel finale da un Castillo diventato, ormai, per il Lecce uomo della provvidenza. Due dei tre gol dell’attaccante argentino ex-Pisa, infatti, sono arrivati quando quest’ultimo è entrato a partita in corso: il primo nella gara interna col Chievo e il secondo proprio al "Massimino" contro il Catania di Walter Zenga.
Occhio al senso del gol di Castillo, quindi, ma anche al “Tir” Simone Tiribocchi, capocannoniere del Lecce con 4 gol e di sicuro l’uomo più pericoloso a disposizione di Beretta, uno che con il suo 1,78 per 84 kili può mettere in seria difficoltà le difese avversarie. L’ultimo precedente tra Napoli e Lecce in serie A risale alla stagione 2000/2001 quando al San Paolo finì in parità, con le reti di Edmundo per gli azzurri e di Vugrinec per gli ospiti. 1-1 terminò anche la gara di andata al "Via del Mare" quando il rigore di Fresi pareggiò il vantaggio firmato sempre da Vugrinec.
In panchina c’è era ancora Zdnenek Zeman, sostituito 13 giorni dopo da Mondonico. L’ultimo match in ordine di tempo si è giocato, invece, in serie B, penultima giornata di campionato. Il 3 Giugno 2007, davanti a 70 mila spettatori, un colpo di testa di Calaiò regalo agli azzurri tre punti fondamentali per la volata finale verso la serie A. azzurrissimo.it.
Reja lancia gli azzurri: «Se domani sera vinciamo, penseremo in grande»
CASTELVOLTURNO - Da Reja un imperativo alla squadra del cuore e alla gente. L'allenatore freme, fiuta l'aria e conia lo slogan di battaglia per l'ultimo appuntamento al San Paolo del 2008. E' l'arrivederci al prossimo anno con il secondo match consecutivo a Fuorigrotta, tra l'altro il «Napoli di notte» è invincibile, ma il tecnico friulano che diffida di tutto e di tutti mette subito le cose in chiaro, il Lecce domani sera viene per giocare la gara della vita: «Vincendo questa partita, possiamo pensare di fare qualcosa di importante», è dall'inizio della settimana che l'allenatore tiene gli azzurri sulla corda e nel lavoro a Castelvolturno ha preteso la massima attenzione.
Guai a chi sbaglia, insomma. Di ramanzine ne ha fatte tante e ne continuerà a fare anche oggi pomeriggio nel test di rifinitura per correggere finanche i minimi dettagli e particolari, non gli sfugge niente. D'altra parte la Champions aleggia nei pensieri del gruppo ma ognuno ufficialmente scrolla le spalle e allontana l'argomento, sapendo però che dopo il Siena anche il Lecce dovrà subire lo stesso trattamento per pretendere un posto tra le prime quattro, anche l'ultimo, purchè prima della Fiorentina e della Roma, e dopo Inter, Juve e Milan, le tre grandi. Già, la Champions.
Reja stravede. Freme addirittura il tecnico friulano che sfrega le mani nell'attesa di mandare la squadra in campo sul terreno di gioco contro il Lecce. Il Napoli delle non lo ha mai tradito. Ciò nonostante alza la voce, richiama, diffonde consigli, pretende, suggerisce e spinge l'acceleratore per portare gli azzurri alla massima tensione nel penultimo appuntamento della volata di dicembre per arrivare sabato notte a quota 30. E' una preoccupazione che d'altronde la squadra avverte in maniera particolare. Gli azzurri sono pienamente coinvolti al punto che proprio ieri, malgrado il diluvio che si è scagliato su Castelvolturno e la possibilità di lavorare negli spogliatoi a causa del nubifragio, hanno espressamente chiesto di andare sul terreno di gioco per svolgere il lavoro programmato dal tecnico che li ha accontentati, restando visibilmente soddisfatto della decisione dei suoi giocatori.
A questo punto a Reja resta soltanto un'operazione, quella di stilare la distanta da presentare all'arbitro con le sue scelte: Iezzo dovrebbe tornare tra i pali davanti a Santacroce, Cannavaro e Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik e Vitale di nuovo sulla fascia, o forse anche Mannini. Lì davanti il tandem argentino: Denis e il Pocho Lavezzi con tutti gli occhi puntati su di lui. (Leggo)
|